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Effetti della inibizione della fosfodiesterasi di tipo 5 sulla emodinamica sistemica e polmonare e funzione ventricolare nei pazienti con grave stenosi aortica sintomatica


Il sovraccarico pressorio derivante dalla stenosi aortica provoca rimodellamento ventricolare e vascolare maladattativo che può portare a ipertensione polmonare, sintomi di insufficienza cardiaca ed esiti avversi.

Ritardare o invertire questo rimodellamento maladattativo e le sue conseguenze emodinamiche negative può potenzialmente migliorare la morbilità e la mortalità.
Modelli preclinici di sovraccarico di pressione hanno dimostrato che l'inibizione della fosfodiesterasi di tipo 5 ( PDE-5 ) dà benefici; tuttavia, l'uso di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 nei pazienti con stenosi aortica è controverso a causa delle preoccupazioni relative a vasodilatazione e ipotensione.

È stata valutata la sicurezza e la risposta emodinamica di 20 soggetti con grave stenosi aortica sintomatica ( area media della valvola aortica, 0.7 cm2; frazione di eiezione, 60% ) che hanno ricevuto una singola dose orale di Sildenafil ( 40 o 80 mg; Revatio ).

Rispetto al basale, dopo 60 minuti, Sildenafil ha ridotto la resistenza vascolare sistemica ( -12%, P minore di 0.001 ) e polmonare ( -29%, P=0.002 ), la pressione arteriosa polmonare media ( -25%, P minore di 0.001 ) e la pressione di incuneamento ( -17%, P minore di 0.001 ) e ha aumentato la compliance vascolare sistemica ( 13%, P minore di 0.001 ) e polmonare ( 45%, P minore di 0.001 ) e l'indice di volume di eiezione ( 8%, P=0.01 ).

Questi cambiamenti non sono stati dose-dipendenti. Sildenafil ha causato una modesta riduzione nella pressione arteriosa sistemica ( -11%, P minore di 0.001 ), ma è stato ben tollerato, senza episodi di ipotensione sintomatica.

In conclusione, questo studio ha dimostrato per la prima volta che una singola dose di un inibitore della fosfodiesterasi di tipo 5 è sicura e ben tollerata nei pazienti con stenosi aortica grave ed è associata a un miglioramento della emodinamica polmonare e sistemica con conseguente scarico biventricolare.
Questi risultati hanno confermato la necessità di studi a lungo termine per valutare il ruolo della inibizione della fosfodiesterasi di tipo 5 come terapia medica aggiuntiva nei pazienti con stenosi aortica. ( Xagena2012 )

Lindman BR et al, Circulation 2012; 125: 2353-2362

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