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Maggiore necessità di assistenza ventricolare destra in pazienti con cardiomiopatia indotta da chemioterapia sottoposti a supporto circolatorio


Uno studio ha esaminato l'uso continuativo del supporto circolatorio meccanico in pazienti con cardiomiopatia indotta da chemioterapia ( CCMP ) e per determinare gli esiti e la sopravvivenza in confronto a quella di altri pazienti con insufficienza cardiaca allo stadio terminale trattati in modo simile.

I pazienti con scompenso cardiaco allo stadio terminale a causa di una cardiomiopatia indotta da chemioterapia con antracicline sono spesso esclusi dal trapianto di cuore per via di una anamnesi di cancro.
In tali pazienti, un durevole supporto circolatorio meccanico può offrire una chance importante per il prolungamento della vita.
Tuttavia, non ci sono dati che sostengano l'uso del supporto circolatorio meccanico in questo gruppo sempre più ampio di pazienti.

Sono stati esaminati 3.812 pazienti con supporto circolatorio meccanico nel periodo 2006-2011 nel database INTERMACS ( Interagency Registry for Mechanically Assisted Circolatory Support ) per la diagnosi di cardiomiopatia indotta da chemioterapia.

Sono state confrontate le caratteristiche, gli esiti e la sopravvivenza tra i pazienti con cardiomiopatia indotta da chemioterapia e i pazienti con cardiomiopatia non-ischemica e cardiomiopatia ischemica.

Rispetto ai pazienti con cardiomiopatia non-ischemica e cardiomiopatia ischemica, i pazienti con cardiomiopatia indotta da chemioterapia erano per la maggior parte di sesso femminile ( 72% vs 24% vs 13%, P=0.001 ), hanno subito più spesso l’impianto di un supporto circolatorio meccanico come terapia ( 33% vs 14% vs 22%, P=0.03 ), hanno richiesto più dispositivi di assistenza del ventricolo destro ( 19% vs 11% vs 6%, P=0.006 ), e hanno presentato un più alto rischio di sanguinamento ( P=0.001 ).

La sopravvivenza dei pazienti con cardiomiopatia indotta da chemioterapia è stata simile a quella di altri gruppi.

In conclusione, i pazienti con cardiomiopatia indotta da chemioterapia trattati con il supporto circolatorio meccanico hanno una sopravvivenza simile a quella di altri pazienti trattati con supporto circolatorio meccanico, nonostante una più frequente necessità di dispositivi per l’assistenza ventricolare destra e un aumentato rischio di sanguinamento. ( Xagena2014 )

Oliveira GH et al, J Am Coll Cardiol 2014; 63: 240-248

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